Una storia di terra, amore e natura: ecco Agricola Olivia

CASALBORDINO – Il comunicato ufficiale parla chiaro, definendola “una storia di terra, amore e natura”: è questa Agricola Olivia, la nuova realtà vitivinicola abruzzese che è stata illustrata in anteprima alla stampa e al mondo della ristorazione abruzzese. Agricola Olivia è nata nel 2019 a Casalbordino: a guidarla c’è la coppia composta da Isaia Corna e Alessandro Arosio, che insieme hanno deciso di trasferirsi in Abruzzo e realizzare il sogno di fare un vino tutto loro. Tutto è cominciato negli anni ’90 quando Alessandro, perito agrario brianzolo, si trova a fare un investimento nella provincia di Chieti. Compra così un piccolo casale con terreni coltivati a vigna e olivo a Casalbordino: “Io vivo stabilmente in Abruzzo dal 2017”, racconta. “Lavorare in campagna non è una passeggiata, si fa per passione perché c’è sempre qualcosa da fare. Ma è assolutamente la mia vita”.

Isaia, bergamasco, da quasi 20 anni ricopre il ruolo di manager per un colosso della moda, ma anche lui non ha resistito al richiamo della natura e, insieme a suo marito, ha deciso di far diventare quell’investimento una vera e propria azienda. Alessandro e Isaia sono una coppia civile e hanno scelto di sposarsi in Abruzzo, in questa regione che oramai considerano la loro casa. Siamo nel 2019, nasce così l’azienda Agricola Olivia: “Vino e moda sono considerati due eccellenze del nostro made in Italy”, spiega Corna. “Io sono venuto dalla provincia di Bergamo a Casalbordino, facendo una scelta precisa. Tra i nostri vini non poteva ovviamente mancare il Montepulciano, che è il vitigno più interessante di questa regione”.

L’etichetta è stata lanciata sul mercato in questo 2023. Durante la presentazione, che si è svolta in un luogo suggestivo come il Convento Michetti a Francavilla al Mare, lì dove il Vate D’Annunzio amava trascorrere i periodi estivi, Isaia e Alessandro hanno narrato le origini di Agricola Olivia e fatto assaggiare agli ospiti i loro primi quattro vini e il loro olio. Ed è stato un incontro all’insegna dell’emozione, visto che entrambi i protagonisti si sono più volte interrotti essendo arrivati quasi sul punto di commuoversi, a conferma del grande sacrificio da loro profuso nel trasformare questo sentimento in un vero e proprio lavoro, con abnegazione e determinazione.

I vini prodotti sono Pecorino (2022), Cerasuolo d’Abruzzo (2022), Montepulciano d’Abruzzo (2021) e uno spumante Abruzzo Dop con vitigni autoctoni metodo classico (2010). Agricola Olivia ha circa 60 ettari di terreno, di cui 45 a vigna e 4 a oliveto, posizionati tra Torino di Sangro e Casalbordino. I vitigni coltivati sono principalmente Montepulciano, Trebbiano, Pecorino e anche vitigni internazionali quali Pinot Grigio, Cabernet, Sauvignon, mentre le varietà di olivo sono Gentile, Leccio del Corno, Moraiolo. Un aspetto al quale i titolari di Olivia tengono molto è la responsabilità sociale, intesa a 360 gradi, dal rispetto della coltivazione della terra, verso se stessi, fino a quello nei riguardi dei collaboratori che operano con loro e del consumatore finale.

Sono intervenuti al Convento Michetti anche il sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci e il presidente del Consorzio Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi, che hanno voluto salutare gli astanti. “Il vino è qualcosa di prezioso – ha detto Isaia, che in azienda si occupa del marketing e del commerciale – che si porta dietro storie di territori, di vitigni, storie importanti che devono essere messe in evidenza per l’importanza che hanno. Dietro ogni bottiglia c’è un mondo, fatto di persone, di lavoro, di scelte produttive che mirano all’eccellenza. È da questo pensiero che nasce il vino di Agricola Olivia”. L’agronomo Mario Di Pardo, che collabora da 20 anni con Alessandro, non ha dubbi: “L’azienda va percorsa a piedi, perché solo così si possono notare cose che altrimenti non si vedrebbero”.

Arosio, che si occupa della produzione e segue la coltivazione dei terreni, ha aggiunto: “Per realizzare un buon vino è necessario in primis curare la vigna, ed è quello che cerco di fare ogni giorno con il supporto del nostro agronomo. Credo molto nei vitigni autoctoni abruzzesi e sono convinto che possano ancora esprimersi tanto nel mercato. Sicuramente ci piacerebbe realizzare un vino con il Trebbiano, un vitigno a mio avviso ancora non valorizzato pienamente. Ci tengo comunque a dire che il risultato dei nostri prodotti è sicuramente un lavoro di squadra fatto di duro lavoro ma anche di tanta passione”. Dopo la presentazione di Agricola Olivia si è svolta la degustazione tecnica guidata dall’enologa Federica D’Amato, che ha affermato: “Volevo che i vini di Alessandro e Isaia raccontassero l’amore per l’Abruzzo, l’amore tra loro e la bellezza delle loro anime”.

E così via a un percorso che ha visto protagonisti i quattro vini imbottigliati a giugno 2022 (la produzione è di circa 10mila bottiglie) davanti al gotha della ristorazione abruzzese. Gli elementi che hanno riscontrato gli ospiti, in tutti i vini degustati, sono l’eleganza e l’equilibrio dei sapori.  Il Pecorino presenta un ottimo bouquet di profumi, con un’acidità alta e una bella sapidità: insomma, un gusto avvolgente. Il Cerasuolo strizza l’occhio, anche nel colore, alle esigenze del mercato, con una rotondità e una dolcezza che non possono essere ignorate. Lo spumante è un mix di Montonico, Passerina e Pecorino con sentori di frutta secca, pane e fiori bianchi, nonché un’acidità alta e una persistenza in bocca che lo rendono beverino. Infine il Montepulciano: seducente e rassicurante nel sapore, conserva la sua nota violacea ed è rappresentativo del territorio nel quale viene prodotto grazie anche a un tannino morbido.

Le etichette dei vini riportano il trionfo dell’eros e del vino celebrato nell’antica Roma in uno dei riti delle Baccanali. L’evento si è concluso con un percorso gastronomico curato dallo chef Tany Moscone, che ha realizzato alcuni piatti con i vini di Agricola Olivia serviti nel cortile del Convento. Una proposta davvero variegata, tra carne e pesce, senza far mancare anche un riferimento locale (pallotte cace e ove) e persino una spruzzata di fusion (involtini primavera): è stato tutto buonissimo, valorizzando, pertanto, ancora di più gli abbinamenti con i prodotti dell’azienda. “Ringrazio di cuore – ha concluso Isaia – tutti coloro che sono venuti al nostro evento: per noi questa presentazione sancisce ufficialmente l’inizio di una nuova avventura. La strada non sarà facile, ma noi ci metteremo impegno, fatica e amore, il resto lo farà la natura”.

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Autore dell'articolo: Redazione