Nododivino premiata “Cantina dell’anno” da Vinoway Selection 2024

ORTONA – Durante quest’ultimo weekend si è tenuta presso Castello Monaci Resort, nel cuore del Salento, la dodicesima edizione di Vinoway Selection, una celebrazione dedicata ai vini italiani di eccellenza e alle figure più influenti del settore vinicolo. Oltre 4600 etichette in gara da tutta Italia, una commissione d’assaggio formata da alcuni tra i migliori esperti del settore, impegnata in un lavoro durato mesi e diretta da Davide Gangi fondatore e patron di Vinoway, ha assegnato l’ambito premio “Cantina dell’Anno 2024” a NODOVINO, in precedenza Codicedivino, azienda del Gruppo Citra, che attraverso un approccio artigianale, da boutique-winery, in cui i vigneti sono identificati uno ad uno, la vinificazione è seguita in modo scrupoloso, e si coniugano da un lato le migliori innovazioni tecnologiche e dall’altro il “fattore umano” ovvero le “maestranze” dei vignaioli locali, degli agronomi e degli enologi di tutte le cantine associate.

Un vero e proprio lavoro di squadra in collaborazione con il Dott. Riccardo Cotarella, Presidente Mondiale degli Enologi, e frutto di studi ed analisi condotti nel 2017 dal Prof. Attilio Scienza, che ha arricchito tutti i partecipanti, rinnovando e riscoprendo uno spirito comune di mettere insieme il “saper fare” e lavorare in modo coordinato, sono stati selezionati 150 ettari sicuramente i più vocati da cui sono scaturite delle vinificazioni singole, capaci di esprimere al meglio la territorialità e la specificità di ogni vigneto. Proprio tali aspetti hanno permesso a NODODVINO di aggiudicarsi l’ambito titolo di Cantina dell’anno, infatti la commissione esaminatrice nell’effettuare la scelta finale, ha adottato due rigorosi ed analitici criteri: la sommatoria dei punteggi dei vini degustati e la capacità degli stessi vini di saper interpretare e rappresentare davvero le caratteristiche del proprio territorio di appartenenza.

“Il riconoscimento Cantina dell’Anno Vinoway, assegnato per la prima volta ad una realtà abruzzese”, sottolinea Licio Colantuono, Presidente di Nododivino, “ci riempie di gioia ed orgoglio, rappresenta per noi contemporaneamente un punto di arrivo ed un punto di partenza, da un lato infatti non è altro che la prosecuzione di un cammino tracciato, insito alla mission aziendale del nostro Gruppo CITRA, ovvero di valorizzare e promuovere l’eccellenza della vitivinicoltura abruzzese e dall’altro canto, premia le scelte strategiche coraggiose ed impegnative fatte in questi ultimi anni: mappatura dei terreni e “viticoltura di precisione” con sistemi evoluti di indagine satellitare in vigna e tecnologia all’avanguardia in cantina con l’automatizzazione per scelta dei singoli acini e l’uso di un nuovo e moderno impianto di vinificazione per magnificare il lavoro dei nostri soci e le peculiarità del nostro Abruzzo”.

“La scelta del nome Nododivino – spiega il presidente Licio Colantuono – è stata determinata dall’efficace gioco di parole che ben sintetizza il legame, il “nodo” che lega i nostri vini, i nostri produttori, la nostra azienda con la terra d’Abruzzo, una terra che amiamo, cullata tra la Majella ed il mare Adriatico, vocata per la vitivicoltura e a cui dobbiamo tanto; ma al contempo “nododivino” vuol essere un richiamo alla tradizione viticola locale della legatura dei tralci, che caratterizza i nostri vigneti da tempo immemore. L’espressione Nododivino, non a caso scritto tutto attaccato – spiega ancora il Presidente – ci riporta anche all’idea di amore e passione, gli stessi animano i nostri viticoltori e che ritroviamo nella qualità dei nostri vini. Sentimenti che sono insiti anche nella Presentosa, il gioiello tipico della tradizione abruzzese che abbiamo scelto per completare il logo aziendale e viene apposta sul collo di ogni singola bottiglia per rimarcare da un lato, il patto d’amore con la nostra terra d’origine e dall’altro una promessa di qualità nei confronti del consumatore”.

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Autore dell'articolo: Redazione