Lu tirchie

Lu tirchie: in scena al Teatro “Madonna del Rosario”

PESCARA – Stasera, 16 febbraio, alle ore 21 presso il Teatro Auditorium “Madonna del Rosario” di via Cavour a Pescara, va in scena il cine-spettacolo di Milo Vallone, “Lu tirchie”. Bellissimo.

Il testo, scritto dallo stesso attore e regista abruzzese, è una rilettura in chiave contemporanea e vernacolare della celebre commedia “L’Avaro” di Molière. Annalica Bates è assistente alla regia. Assolutamente da vedere.

‘Lu tirchie’ in scena a Pescara

Di conseguenza, lo spettacolo è imperdibile. Si tratta di un’ulteriore tappa del percorso che ormai da oltre dieci anni sta seguendo l’attore e regista pescarese e che ha definito: “CineprOsa“, ossia l’intreccio dei linguaggi cinematografici e teatrali in un’unica opera, al fine di raccontare le trame delle opere utilizzando entrambi i mezzi espressivi più tipici dell’arte recitativa.

A coronare l’omaggio all’Abruzzo, le musiche della colonna sonora del cine-spettacolo sono state scelte dal repertorio di un altro illustre conterraneo: il grande compositore di musiche da film Alessandro Cicognini. Grandissimo.

Divertimento assicurato

Quindi l’opera, ambientata in un paese d’Abruzzo ai giorni nostri, vede protagonista Fernando (Lu Tirchie), un ricco signore la cui avidità di denaro lo induce a trasformare ogni occasione in fonte di guadagno e di risparmio. Persino i figli e il loro futuro. Il filo conduttore dell’opera è il legame patologico che il nostro protagonista ha con una cassetta, ove sono custoditi tutti i suoi denari.

Pertanto l’avarizia lo porta ad essere avido, dispettoso, astuto, invidioso. La perdita di questa cassetta lo trascinerà alla disperazione assoluta. Fernando mette dunque in mostra tutte le “miserie” di un uomo che vive al fine di accumulare beni e denaro non per migliorare la sua vita ma esclusivamente per goderne del possesso. Vive per il suo denaro. Possederlo è ragione di vita e di esistenza. Il non averlo è il nulla, il buio, lo smarrimento.

Dunque lo spettacolo, alternandosi in esilaranti situazioni comiche, vede protagonisti in scena: il figlio e la figlia di Fernando, i loro partner, il servo Freccia e infine una (finta) guardia. La pièce si avvale inoltre, della commistione dei linguaggi cinematografici e teatrali. Seguendo l’innovazione del progetto ideato dal regista Milo Vallone ormai dieci anni fa e da lui chiamato “CineprOsa”.

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Autore dell'articolo: Redazione