LA PRIMA EDIZIONE DI “ALLA SCOPERTA DI SAN LORENZO VINI” METTE AL CENTRO LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

CASTILENTI – La sostenibilità ambientale e la presentazione del nuovo Montepulciano Colline Teramane riserva del fondatore “Don Guido”, sono stati gli elementi centrali della prima edizione di “Alla scoperta di San Lorenzo Vini. Una giornata tra vino, cultura e natura” che si è svolta lunedì 13 maggio. Questo è il nome dell’evento organizzato dalla cantina di Castilenti che ogni anno intende presentare un progetto aziendale. Sono intervenuti giornalisti, ristoratori, distributori e food blogger che hanno trascorso una giornata immersi nella natura con i fratelli Gianluca e Fabrizio Galasso e il loro zio Gianfranco Barbone, titolari della cantina giunta alla quarta generazione.

Gli ospiti, dopo aver visitato la produzione, sono giunti a Castilenti nello storico Palazzo De Sterlich del 1500, acquistato dalla famiglia nel 2015, dove si è svolta una degustazione di cinque vini: il Pecorino San Lorenzo annate 2015 e 2020, il Montepulciano Colline Teramane Docg Oinos del 2008 e 2013 (l’annata 2019 è stata premiata quest’anno dalla Guida Vitae con il massimo punteggio della gemma) ed infine la new entry di San Lorenzo, il Montepulciano Colline Teramane Docg riserva del fondatore “Don Guido”.

“Abbiamo puntato sul Pecorino – ha detto Gianluca Galasso ai presenti – fin dal 1998 perché è un vitigno che in questo territorio si è adattato perfettamente, inoltre è stato molto interessante scoprire negli anni la sua potenzialità nell’invecchiare ed evolversi”.

“Il Don Guido invece – ha aggiunto Gianluca – è stato presentato in anteprima al Vinitaly e oggi vogliamo farlo assaggiare agli amici giornalisti e ristoratori. Per noi è un vino iconico, una produzione di 3.500 bottiglie, tutte numerate e in solo formato magnum dedicato a nostro nonno che è venuto a mancare nel 2019. Per la realizzazione, dopo vari test fatti con l’enologo Riccardo Brighigna, abbiamo optato per un appassimento breve che conferisce maggiore morbidezza al vino. Infine il vino fa un affinamento in tonneau per sette anni.  Questo lungo tempo gli dona eleganza e morbidezza e un tannino non invadente”.

I vigneti San Lorenzo si estendono per 160 ettari nella tenuta di famiglia. Nel rispetto della tradizione e del territorio, la maggior parte degli impianti si concentra quasi esclusivamente sui vitigni tipici d’Abruzzo, allevati a filare o a pergola abruzzese. Alcune proprietà si trovano anche nella provincia di Pescara. La storia di San Lorenzo risale al 1890 quando furono piantati i primi vigneti. Oggi alla guida della cantina ci sono Fabrizio e Gianluca e lo zio materno Gianfranco Barbone che segue tutta la parte agronomica, insieme hanno dato a questa realtà una forte spinta all’innovazione pur rispettando la tradizione del territorio.  La struttura familiare garantisce un’attenzione particolare al prodotto, grazie ad uno scrupoloso controllo di tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione del vigneto agli aspetti enologici, all’imbottigliamento fino alla vendita.

Oggi la cantina San Lorenzo è la più grande azienda vinicola familiare del teramano che formano un unico grande appezzamento che si estende su tre crinali di collina. Gli impianti di vigne, sia d’origine autoctona sia internazionale, si susseguono a perdita d’occhio, incastonando tra le loro geometrie, tre laghetti di color verde intenso. Nell’ampia tenuta, antichi casolari ristrutturati con cura e collegati tra loro da stradine di campagna bordate di ritti cipressi, vengono destinati all’accoglienza degli  ospiti e ai momenti di convivialità come quello di ieri.

Altro punto cardine di questa cantina sul quale la famiglia sta investendo è sicuramente l’aspetto biosostenibile. Le scelte di sostenibilità di San Lorenzo si basano su sette attività concrete: abbattimento degli interventi fitosanitari, credito di carbonio (co2) nell’ecosistema, utilizzo di energia da fonti rinnovabili, tutela della biodiversità, risparmio idrico, inerbimento permanente ed infine utilizzo di risorse e attività locali. San Lorenzo che opera in regime biologico da un po’ di anni, aderisce anche al sistema SQNPI, certificazione delle produzioni agricole ottenute in conformità ai disciplinari regionali di produzione integrata, che prevedono l’utilizzo di tecniche compatibili con la tutela dell’ambiente, la salute degli operatori agricoli e dei consumatori. Il Sistema Qualità è riconosciuto a livello comunitario.

“In ogni bottiglia che produciamo si trovano tradizione e innovazione – ha aggiunto Fabrizio – con l’impegno volto alla conservazione del patrimonio storico aziendale. Tra le nostre mission c’è tutelare il territorio attraverso una coltivazione attenta all’ambiente che consenta di tramandare questo potenziale ai nostri figli. Anche l’attenzione alla cultura ricopre uno spazio rilevante per noi e la scelta di acquistare il Palazzo De Sterlich nel centro di Castilenti ne è un esempio concreto”.

La giornata si è conclusa presso il B&B Il Giglio Rosso, struttura appartenente al complesso della cantina, dove gli ospiti hanno degustato i vini attualmente in commercio di San Lorenzo. A deliziare i palati, i piatti dello chef Maurizio Della Valle del ristorante La Corte a Spoltore. Il maestro cioccolaterie Centini di Teramo ha invece realizzato, al termine del pranzo, dei cioccolati del vivo attirando la curiosità dei presenti. “Siamo molto soddisfatti di questa giornata itinerante – ha concluso la famiglia – che abbiamo trascorso con ristoratori e stampa. È stato un modo per confrontarsi e per presentare loro la filosofia della cantina e i nostri ultimi progetti aziendali. L’appuntamento è per l’anno prossimo per la seconda edizione di Alla scoperta di San Lorenzo Vini”.

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Autore dell'articolo: Redazione