D’Alesio presenta CloSciarr, Trebbiano IGT, figlio di una vendemmia povera

CITTA’ SANT’ANGELO – La vendemmia 2023 è stata una delle più difficili dei tempi recenti per le aziende vitivinicole, vittime dello spietato attacco della peronospora. La distruzione dei vigneti non ha risparmiato l’Azienda D’Alesio, che si è trovata a dover fare i conti con la perdita della maggior parte del raccolto del Montepulciano e con una sensibile riduzione del raccolto delle uve a bacca bianca.

Di fronte a questa traumatica esperienza, le scelte possibili erano due: farsi prendere dallo sconforto o tirare fuori il meglio possibile con ciò che si aveva a disposizione. L’Azienda D’Alesio ha deciso di perseguire la seconda via e ha creato un prodotto unico: un Trebbiano IGT arricchito da Pecorino e Montonico, che ha deciso di chiamare CloSciarr. Il richiamo è alla parola francese “clochard” che indica solitamente una persona senza risorse, senza fissa dimora, un po’ anche senza speranze.

Ma anche “clos” è una parola francese, usata per denominare i vigneti circondati da mura, richiamo alla cultura francese del fare il vino da cui l’Azienda D’Alesio trae liberamente ispirazione. Sciarr invece è il  marchio e la storia dell’Azienda D’Alesio: Sciarr era, infatti, il soprannome della famiglia di contadini che si occupava della coltivazione dei terreni dell’azienda agricola ai tempi della mezzadria ed è, ad oggi, il nome di una delle due linee di vini di sua produzione.

Il volto dell’etichetta è Lanfranco, la parte della famiglia che segue più da vicino la parte della campagna e della cantina e che si è sentito, dopo la vendemmia 2023, un po’ un clochard. Quello che Lanfranco dice, nel suo fumetto è infatti “so di non sapere fare il vino, ma tu provalo”. E l’assaggio non può che portare un “Frechete”, tipica esclamazione di stupore dialettale.

CloSciarr è quindi un vino che segna una rottura con quello che D’Alesio ha prodotto finora – vini in purezza, dalle caratteristiche e dal packaging classico ed elegante – per virare verso un’interpretazione pop di un momento tragico. È un esperimento, che forse resterà tale o forse verrà riproposto in futuro, però sempre in armonia con la filosofia dell’azienda che conserva, al suo centro, la ricerca dell’estrema qualità nel bicchiere e del legame forte con il territorio e le radici.

È il voler portare un sorso d’Abruzzo insieme ad un sorriso, sperando e brindando ad un futuro più roseo per il settore vitivinicolo. Il CloSciarr verrà presentato al Vinitaly, che si svolgerà a Verona dal 14 al 17 Aprile, e a cui l’Azienda D’Alesio prenderà parte con il Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo (Padiglione 12 – Area E3 – H4 – Stand n. 7) e sarà poi immediatamente disponibile per la vendita.

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Autore dell'articolo: Redazione