Il lato positivo del coronavirus, se ironicamente ne possiamo parlare in questi termini, è la vendita dei giornali che invoglia, per questo periodo di quarantena, a leggere di più e a ritrovare magari qualche vecchia passione.
PESCARA – 10 Marzo 2020. Il coronavirus, ha messo le radici in tutta Italia, ma c’è chi questo sospetto, lo nutre in maniera lungimirante già da qualche tempo. Così, a scopo del tutto preventivo e cautelativo, se ne sta a casa.
Qualcuno, tramite piattaforma social, dichiara di dedicarsi alla lettura. Mentre altri riscoprono il piacere di dipingere e di dedicarsi alla cura della casa con piccoli hobby o bricolage.
La controprova è arrivata in mattinata dalla città che, a seguito della diretta del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, da Palazzo Chigi ha visto diverse persone recarsi in edicola per acquistare riviste &Co.
Lato positivo del coronavirus: città semi deserta
Nonostante la città sembri, giustamente isolata, sinonimo anche dell’impegno di civiltà di molti, qualcuno – mantenendo anche le giuste distanze – si è recato nell’edicola di fiducia per acquistare quotidiani, giornali ed altro. Il fine, è quello di tenersi aggiornati. Ma anche, come in premessa, di dedicarsi alla lettura.
Dunque, considerando che si è costretti a stare in casa, le vendite sono aumentate e gli stessi giornalai, sono i primi a riscontrarlo.
Pescara, da sempre un po’ caotica in alcune ore della giornata, quest’oggi appare deserta. Sintomo che il buon senso ha prevalso su molti.
Anche il traffico è diminuito (e non è un male per l’ambiente) e in questo modo, anche lo smog tende ad abassarsi. Tutto ciò, per quanto ovvio, è un altro piccolo, ma importante aspetto.
Nonostante la psicosi e il delirio che ha visto troppe persone affollarsi nei vari supermercati, (sempre a seguito dei divieti emanati dal Governo), il tutto appare stabile.
Uffici pubblici, ambulatori medici e scuole, già da ieri si sono attivati nello Smart Working. Ora bisognerà attendere nuove disposizioni, e tornare per quanto possibile, alla normalità. Intanto, a puro scopo informativo, alleghiamo di seguito, le regole da seguire fino al 3 aprile 2020.
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