Carbone, affumicatura e passione: i segreti del barbecue secondo Abruzzo Bbq

PESCARA – La community di Abruzzo Bbq è tornata a riunirsi ieri, 19 giugno, presso il circolo Acli Mario Ciattoni di Pescara per un incontro conviviale durante il quale si è parlato di come accendere e gestire un fuoco di legna, e come accendere il carbone senza fatica.

Insieme al ‘deus ex machina’ di Abruzzo Bbq, Sergio Accorona, e al pit master Gabbos Fire, si è discusso altresì di quale sia il momento giusto per mettere la carne in cottura senza bruciarla, nonché della differenza tra cottura diretta e cottura indiretta.

È stato spiegato che è necessario avere il giusto strumento per il giusto spazio, mentre c’è tutto un rituale da osservare per il carbone, ma molto dipende anche dal tipo di barbecue che si sceglie di fare. Sergio Accorona, ad esempio, ha spiegato che “a casa ho un affumicatore elettrico e un barbecue a gas”. Quest’ultimo serve per fare le cotture più intense, a temperature più alte. Gabbos, invece, è più un sostenitore del carbone:

“Ci vuole tempo e passione – dice il maestro – Come in tutte le cose bisogna prenderci la mano, ma non bisogna spaventarsi del carbone. Io lo consiglio sempre”.

Importante, quindi, anche la qualità del carbone. Per quanto riguarda le affumicature, queste possono variare in base al tempo e al gusto personale:

“A seconda del tipo di piatto è consigliabile un’affumicatura più o meno accentuata. Ma attenzione: non tutti i legni possono essere usati per affumicare – ha precisato Accorona – in quanto alcuni potrebbero essere tossici”.

Accorona, inoltre, consiglia l’acquisto di un termometro a sonda per misurare la temperatura. Fondamentali, infine, i guanti e le pinze, che devono essere scelti accuratamente e senza giocare al risparmio, nonché la scelta del coltello. La dimostrazione pratica ha poi previsto un menu a base di salsicce idratate alla birra, patate al coppo e pollo arrosto. In chiusura, Gabbos ha lanciato un monito:

“Ricordiamoci sempre che ciò che mettiamo dentro al barbecue poi ce lo mangiamo, quindi è opportuno non osare. Una volta entrati nell’ottica di come funziona tutto ciò, potete fare qualsiasi cosa. Io ad esempio con il barbecue ho cotto anche il pandoro e il panettone”.

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Autore dell'articolo: Redazione