“Arturo”, secondo appuntamento per “Matta in Scena”

PESCARA – Secondo appuntamento per “Matta in Scena”, rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi, giunta alla nona edizione, promossa da Spazio Matta – rete Artisti per il Matta, all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, grazie anche al contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0. Sabato 17 febbraio va in scena lo spettacolo “Arturo”, inserito nella sezione Teatro curata da Annamaria Talone.

Inizio dalle ore 21, allo spazio Matta, a Pescara, per questa produzione Florian Metateatro, diretta e interpretata da Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich, un testo pensato per un pubblico di ogni età, ragazzi e adulti, come dimostra la presenza in molti festival di teatro ragazzi. ‘Arturo’ non è uno spettacolo, bensì un accadimento, un incontro. È nato durante un viaggio in Puglia, d’estate, in un pessimo ristorante. Qui Niccolò ha manifestato a Laura il desiderio di costruire insieme un lavoro che avesse come tema il rapporto con i propri padri, con la perdita dei propri padri e che fossero proprio lui e Laura in scena, pur essendo autori e non attori.

‘Arturo’ è così diventato la forma della loro memoria, in cui i racconti, i giochi, le date, gli aneddoti, le parole si sono trasformati in pezzi, per la precisione dodici, di un grande puzzle. Un gioco a cui gli spettatori non solo assistono come testimoni, ma sono anche invitati a partecipare attivamente: alcuni scrivono un proprio pensiero sul padre, mentre altri scrivono i titoli delle scene sui pezzi di puzzle, aggiungendo qualcosa di personale intorno alla figura del padre. Qual è il rapporto con i padri e cosa resta (resterà) alla loro scomparsa?

I pezzi capovolti vengono poi disposti nello spazio e svelati casualmente, così che le scene possano agire come i ricordi: arrivano all’improvviso, senza poterli prevedere. ‘Arturo’ ha quindi una struttura mutevole, non replicabile e dalle “infinite” combinazioni: l’ordine delle scene nelle varie repliche sarà sempre differente. Arturo vuole trasformare il dolore in atto creativo, con l’intento di rendere una memoria privata collettiva e universale. Ingresso: 12 euro, Ridotto 10 euro (studenti, pensionati, soci Coop Alleanza 3.0).

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Autore dell'articolo: Redazione