Al Parco Nazionale della Majella

Al Parco Nazionale della Majella il via a cinque giorni di corso

Da oggi 5 novembre 2019 al Parco Nazionale della Majella cominciano i cinque giorni di ricerca e analisi del Research Center a Caramanico Terme.

Da oggi presso il Parco di Caramanico Terme parte la terza edizione del ciclo di studi sulle “Tecniche e gestioni delle catture degli animali selvatici”. Un corso degno di nota organizzato dal Parco Nazionale. Il terzo corso internazionale teorico e pratico che da diversi anni sviluppa una grande esperienza in programmi di conservazione sulle catture della fauna. Soprattutto: lupo, camoscio appenninico, orso bruno marsicano.

Al Parco Nazionale della Majella: la Majella Card

Il Centro Ricerche Fauna Selvatico dà così il via alle attività del Wildlife Research Center del Parco. Il programma prevede la partecipazione di 30 professionisti che si occuperanno della parte didattica. Il corso prevede anche interventi di veterinari e biologi italiani il cui lavoro sarà affiancato a quello di esperti internazionali.
Corsi ed attività di monitoraggio e gestione faunistica si inquadrano in un progetto di conservazione della fauna e della flora nel suo contesto geologico. L’Ente Parco Nazionale Majella è fortemente impegnato nell’azione di promozione e stimolo dell’imprenditoria locale. Ha costruito un consorzio di operatori e servizi ambientali. Di conseguenza ha creato la “Majella Card”. Ha dato il via ad un piano di marketing d’area.

Grotte e boschi

Appare chiaro che uno dei punti forza del Parco Nazionale della Majella risiede sicuramente nella grande varietà di habitat di cui l’area protetta è composta. Grotte e boschi. Le rupi delle forre. Gli habitat di alta quota. Sono solo alcune delle più affascinanti caratteristiche del Parco. La sua posizione geografica di eccellenza costituisce un corridoio ecologico per diverse specie faunistiche (come i grandi carnivori). Ma anche di quelle floristiche verso i Parchi ad esso confinanti quali il Parco Regionale del Sirente Velino, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Ed infine con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Ricopre un ruolo fondamentale nel contesto del “Sistema Parchi”. Un invito a turisti e non a ritrovare quella curiosità che ha spinto D’Annunzio con gli amici Francesco Paolo Michetti, Paolo Tosti e Costantino Barbella ad intraprendere un viaggio. Alla scoperta di un Abruzzo ignoto: in treno fino a Sulmona, a cavallo nella valle del Gizio fino a Pettorano. Poi, in carrozza verso la vallata del sagittario fino a Scanno.

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Autore dell'articolo: Redazione