Tutto pronto per la prima edizione del Festival delle Kulture Urbane

PESCARA – Tutto pronto per la prima edizione del Festival delle Kulture Urbane, che si terrà a Pescara dal 3 al 5 settembre.

DUE SCENARI, UN OBIETTIVO: RIVITALIZZARE LA CITTÀ

La rassegna nasce per sviluppare il potenziale di tutti i luoghi della città, facendoli divenire epicentro di eventi, occasione di incontro e aggregazione, rivitalizzandoli. La prima edizione, promossa e realizzata da Movimentazioni Aps in collaborazione con il Comune e una fitta rete di realtà giovanili attive e creative, si svolgerà in maniera itinerante nella parte sud della città dal 3 al 5 settembre. Cuore dell’evento sarà lo Skate Park Comunale all’interno del Porto Turistico Marina di Pescara e la sua arteria via Caboto. Un’iniziativa rivolta alla comunità, capace di lasciare una traccia positiva del suo passaggio nel tessuto urbano e parlare diversi linguaggi, coinvolgendo più generazioni, con un programma che si articolerà in modo itinerante nelle due location di Pescara Porta Nuova oggetto degli interventi e dove tornerà anche la musica dell’Indie Rocket Festival per la XVI edizione, la prima dopo il lockdown.

UNA PARTNERSHIP ISTITUZIONALE A SERVIZIO DELLA COMUNITÀ

La periferia è un concetto geografico urbano ma non può e non deve essere sinonimo di marginalità sociale – così il sindaco Carlo Masci – L’Amministrazione comunale ha sempre guardato con interesse e con favore a una politica di inclusione che non fosse estemporanea, ma piuttosto manifestazione di appartenenza per tutto ciò che ruota attorno alla contemporaneità e alla proiezione nel futuro di Pescara. Un Festival che accende i riflettori sulle periferie e le fa diventare centro di irraggiamento culturale risponde pienamente a una strategia che vede nella diffusione delle idee e nel coinvolgimento della città nel suo complesso uno straordinario volano di crescita e di sviluppo, espressione delle energie e delle risorse da incoraggiare, da sostenere e da valorizzare”.

La parola Festival, per quanto legata a un evento limitato nel tempo, deve avere un significato particolare nella più ampia strategia di coinvolgere attivamente le zone periferiche nella vita culturale della città – dichiara l’assessore alla Cultura Mariarita Paoni Saccone – Tre giorni di eventi rappresentano una leva per sollevare interesse, curiosità e, soprattutto, partecipazione attiva. Abbiamo la possibilità di dare voce alle idee ed energia per catalizzare le risorse vive su un progetto che è proiettato all’avvicinamento delle componenti urbanistiche e sociali di Pescara, e che trova la sua forza nella trasversalità, anche generazionale. Nei tanti linguaggi del Festival è la città che torna a parlare di cultura. E a farla».

Il Festival si traduce in una concreta occasione per fare degli eventi e della partecipazione uno strumento di rivitalizzazione della città – così l’assessore ai Grandi Eventi Alfredo Cremonese – È anche occasione del ritorno di una manifestazione di lungo corso che ha aperto un dialogo con i giovanissimi, qual è l’IndieRocket Festival, giunto alla 17esima edizione, che farà tappa anche al Festival con due degli appuntamenti più interessanti del programma, sabato 4 settembre. Ora più che mai è necessario attivare tutte le energie e i talenti capaci di portare innovazione e di parlare la lingua della città, ci piace farlo anche attraverso la musica, confermando la vocazione naturale di Pescara, quale città snodo di tendenze, generi e novità. Tutto questo assume un valore ancora più importante quando viene utilizzato per rivitalizzare zone urbane”.

“Quando il mondo della periferia incontra quello della creatività, sboccia l’eccellenza – ha detto l’assessore alle Politiche Giovanili Patrizia Martelli –  Ritengo che questo pensiero possa descrivere al meglio l’iniziativa che si racchiude nel Festival delle Kulture Urbane che dal 3 al 5 settembre prossimi metterà in campo tante eccellenze del nostro territorio, artisti molti dei quali nati a Pescara, cresciuti e maturati all’estero e che oggi tornano nel capoluogo adriatico per trasmettere ai giovani la propria esperienza. Due gli elementi caratterizzanti che esprimono il valore qualitativo della rassegna: da un lato la capacità di parlare ai giovani con iniziative ad hoc, tornando a coinvolgerli in quel bisogno di confronto, di dialogo e di socializzazione che la pandemia ha rischiato di spegnere; dall’altro la localizzazione degli eventi nelle nostre periferie nel rispetto del Progetto Social Art che a sua volta è inserito nel Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara. Che significa portare l’arte, la cultura, la bellezza, la creatività dentro, nel cuore di una delle nostre periferie”.

Come presidente della commissione cultura esprimo il plauso dell’intera commissione per la prima edizione del festival delle culture urbane – così la presidente della Commissione Cultura Manuela Peschi – Finalmente, dopo le sospensioni dovute al covid, prendono vita i progetti del bando delle periferie e lo fanno in questo caso attraverso la strett art sviluppata nelle zone periferiche della città. Questa amministrazione sta puntando molto, con questo e con altri progetti, come il Murap festival, ad una riqualificazione urbana che parta anche da una riqualificazione culturale. Andremo avanti con azioni proficue per l’inclusione sociale, nell’ottica della promozione di forme innovative di partecipazione, produzione ed espressione culturale”.

Il Marina di Pescara continua a confermarsi un centro vitale e pulsante per eventi artistici e culturali. L’estate volge al termine ma abbiamo ancora tanti appuntamenti da ospitare – così il presidente del Marina di Pescara, Carmine Salce – Tra questi, il festival delle Kulture Urbane testimonia ancora una volta il senso della nostra mission, che è quella di integrare il porto con il contesto urbano circostante e aprirlo a conoscenze ed esperienze nuove e diverse. Questo obiettivo lo abbiamo sempre Perseguito senza stravolgere il nostro core business che quello di occuparci di barche e di nautica, Ma sempre nella consapevolezza che questo porto turistico è un patrimonio collettivo e va messo a disposizione della collettività Per dare il proprio contributo alla crescita culturale ed economica del territorio”.

 “KU – Festival Delle Culture Urbane ha l’obiettivo di dare centralità alle culture giovanili emergenti dando rilevanza a ciò che è marginale e promuovendo la creatività e l’artisticità delle giovani generazioni – spiega Luisa Del Greco, presidente di Movimentazioni – Il festival ha lo scopo di far entrare in contatto la periferia con occasioni di crescita, di scambio e di creatività, accendendo i riflettori in luoghi o attività marginali e favorendo la costruzione di una città policentrica. La prima edizione del Festival delle Culture Urbane promosso e realizzato da Movimentazioni Aps in collaborazione con una fitta rete di realtà giovanili attive e creative si svolgerà in maniera itinerante nella parte sud della città. Il cuore dell’evento sarà lo Skate Park Comunale all’interno del Porto Turistico Marina di Pescara e la sua arteria via Caboto. La scelta della location prende le mosse dalla possibilità di mettere al centro della vita dei quartieri e della città i luoghi di socializzazione già presenti per risignificarli e creare connessioni e reti tra giovani, residenti e fruitori. Il Festival è una delle 3 iniziative chiave del progetto SOCIAL ART, progetto inserito all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara. L’intero progetto mira a risocializzare le periferie urbane attraverso la bellezza, coniugando l’arte urbana con la cultura e l’intervento sociale coinvolgendo i quartieri periferici di Borgo Marino Sud, Zanni, Rancitelli – Villa Del Fuoco, San Donato. L’obiettivo è ri-annodare le relazioni tra Borgo Marino Sud e il porto turistico e rendere protagonista la creatività giovanile promuovendo arti urbane, ricerca e sperimentazione in campo artistico e sociale”.

COSA E DOVE

SKATE PARK Marina di Pescara – Arte murale, danza e musica al Marina di Pescara, dove il Festival prenderà il via con i lavori di street art e live painting che riqualificheranno la pavimentazione asfaltata attorno allo skate park e la parete laterale, a cura degli street artist Massimiliano Azzarà (Zot), Marco Lullo (Raul33), Matteo LiberiDavide Mancini (Dartworks). Il 3 e 4 settembre il festival entrerà nel vivo anche con un contest di Break Dance organizzato dall’associazione “Grow Up“, che vedrà in competizione le categorie 1vs1 Kids Battle, Bgirl Battle e 3vs3 open battle. Durante il contest sono inoltre previste delle performance di Skate dei ragazzi della Crew BadAssCoast e dei ragazzi della Freestyle Sports Academy ASD.

AUDITORIUM Marina di Pescara – Sabato 4 settembre l’Auditorium del Marina sarà lo scenario di un importante ritorno musicale, quello dell’Indierocket Festival, riferimento nazionale della musica indie, giunto alla sedicesima edizione che riprende il suo percorso dopo lo stop imposto dal Covid con due eventi. Il primo è la proiezione di “The Lost Record”, ore 21: si tratta di un lungometraggio sull’arte, la musica, il feticismo, la creazione, l’amore e i dischi che porta la firma dell’artista americano Ian Svenonius, icona punk rock, grande sperimentatore e interprete della musica indipendente e Alexandra Cabral, fotografa e regista americana che ha al suo attivo importanti produzioni per il Getty Museum e la Biennale di Venezia. Alle 22 il live dei Gazebo Penguins, gruppo post hardcore di Correggio.

VIA CABOTO SOCIAL STREET – Domenica 5 settembre la giornata conclusiva del Festival si svolgerà in via Caboto, che dalle 10 in poi diventerà un laboratorio aperto di arte, musica, cultura e socializzazione. Nel corso della giornata si svolgeranno workshop dimostrativi, spettacoli di giocoleria e danza acrobatica, uno spazio dedicato agli interventi, con la realizzazione di opere sulle serrande delle attività commerciali, incentrate sulla storia di Giovanni Caboto e sul tema unico del viaggio e dell’esplorazione. Chiusura in musica con dj set di Michele Santoleri e Luca Elle P.

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Autore dell'articolo: Redazione