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Export: il Montepulciano traina l’Abruzzo, cala il settore della pasta

PESCARA – Nel primo semestre del 2021 l’export dei cinque distretti abruzzesi segna un progresso del 4,2% tendenziale rispetto allo stesso periodo del 2020, totalizzando 263 milioni di euro di vendite all’estero. Il recupero tuttavia non è sufficiente per eguagliare i livelli di esportazioni del pre-pandemia: la differenza negativa con il primo semestre del 2019 è di -5,8%.

Dal Monitor dei Distretti Industriali dell’Abruzzo, a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, si evince come il maggior contributo alla crescita dell’export distrettuale nel semestre venga da parte dei Vini del Montepulciano d’Abruzzo che realizzano un progresso a due cifre nei primi sei mesi del 2021(+19,4%) ed +12,1% rispetto ai primi sei mesi del 2019.

In contrazione le esportazioni del distretto della Pasta di Fara (-9%), che si confrontano però con un primo semestre del 2020 di forte crescita sui mercati esteri, sotto la spinta dell’effetto scorta del primo lockdown. Nel complesso, il distretto totalizza circa 79 milioni di vendite oltreconfine, 9 milioni in più rispetto al primo semestre del 2019. Fa ancora fatica il distretto del Mobilio abruzzese: la crescita tendenziale del primo semestre del 2021 (+1,8%) non è sufficiente per recuperare i livelli del primo semestre del 2019, rispetto al quale le esportazioni distrettuali registrano una contrazione del 14,3%.

Parziale recupero per il distretto dell’Abbigliamento sud abruzzese che cresce del 14,4% rispetto al primo semestre del 2020, ma si posiziona ancora sotto del 46% nei confronti dei valori di esportazioni del primo semestre 2019. Per il distretto dell’Abbigliamento nord abruzzese confermati i livelli del 2020 (-0,7%), con un calo del 43% rispetto al pre-pandemia.

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